Us Acli: raddoppia impegno nel sociale con progetti Erasmus
Il 28 e 29 giugno a Sofia si è svolto il kick off meeting di VETS’LAB, mentre oggi e domani l’ente
sarà a Lubiana per SIMCAS
Roma, 1 luglio 2022 – Educazione e inclusione: sono le parole d’ordine della settimana che sta volgendo al termine e che ha visto l’US Acli impegnata su più fronti. Da SIMCAS a VETS’LAB, iniziative entrambe promosse nell’ambito dei progetti Erasmus insieme ad altri partner europei. Il 28 e 29 giugno, infatti, si è svolto a Sofia il kick off meeting di ‘VETS’LAB’ (Virtual Education through sport laboratory) progetto avviato nel mese di maggio e che si svilupperà fino ad aprile del 2024 con l’obiettivo di rafforzare le competenze di educatori, insegnanti di educazione fisica e allenatori sportivi attraverso la conoscenza e l’applicazione della metodologia “educazione attraverso lo sport” in ambiente digitale, nonché a promuovere gli approcci e le pratiche educative innovative in modo virtuale. Agli incontri del 28 e 29 giugno hanno partecipato per l’US Acli Marco D’Onofrio, Responsabile nazionale Politiche giovanili, e Lorenzo Manunta, che sarà coinvolto nelle attività progettuali. Un appuntamento molto importante per la conoscenza e l’inizio dello scambio di opinioni con gli altri partner e per l’impostazione del lavoro dei prossimi mesi. Nei prossimi due anni, dunque, insieme a partner che coinvolgono diversi paesi quali la Bulgaria, Polonia, Romania, Austria e Spagna, l’obiettivo sarà la produzione di materiale formativo da trasformare in 6 video e 12 esercizi o metodologie pratiche per riuscire a migliorare le soft skill degli studenti.
Comincia oggi e durerà fino a domani 2 luglio, invece, il quarto e penultimo incontro a Lubiana del progetto SIMCAS (Social Inclusion Methodology in Critical Areas Via Sport) che vede come capofila l’US ACLI e avviato nel 2020. L’obiettivo è consolidare le competenze degli operatori sportivi per favorire l’integrazione degli immigrati in contesti di particolari criticità come istituti penitenziari, ghetti urbani e campi profughi. Le attività di ricerca finora realizzate hanno consentito al team formato dagli 8 partner del progetto di definire l’approccio metodologico SIMCAS, ovvero linee guida utili alla progettazione e realizzazione di interventi di integrazione degli immigrati attraverso lo sport, che è stata sperimentato e valutato sul campo nei paesi coinvolti nel progetto. In Italia la sperimentazione si è svolta all’interno della Casa Circondariale di Bologna, dove è presente un alto numero di detenuti di origine straniera e che rappresenta il target di beneficiari delle attività. L’oggetto dell’incontro a Lubiana è la restituzione delle sperimentazioni locali realizzate in questi mesi e la definizione degli impegni fino alla fine progetto previsto per dicembre 2022 con un evento internazionale Roma. Grazie alle sperimentazioni sarà infatti definito l’approccio metodologico SIMCAS e saranno realizzati i successivi output del progetto, ovvero il toolkit contenente le linee guida e gli strumenti per la progettazione e realizzazione di interventi efficaci e sostenibili. L’incontro di Lubiana sarà svolto in modalità ibrida (sia in presenza e a distanza) con il coordinamento e il contributo dell’US Acli, in parte in presenza e in parte in remoto, e dell’organizzazione ospitante Sportna Unja Slovenije. La partecipazione in presenza dell’US Acli sarà garantita , tra gli altri, da Laura Bernardini, responsabile del progetto, Rosa De Angelis, dirigente dell’US Acli di Bologna e coordinatrice della sperimentazione italiana.