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Gian Piero Gasperini riceve il Premio Bearzot 2025

Gian Piero Gasperini riceve il Premio Bearzot 2025  

Consegnati al Salone d’Onore del Coni anche il Premio Stefano Farina all’arbitro Colombo e quello giornalistico in memoria di Ormezzano a Elisa Chiari

Gian Piero Gasperini ha ricevuto questa mattina, presso il Salone d’Onore del CONI, il prestigioso Premio Nazionale “Enzo Bearzot”, giunto alla sua XIV edizione e organizzato dallUnione Sportiva ACLI con il patrocinio della FIGC. “Bearzot era un uomo di grandissimo valore e nell’82 c’è stata un’esplosione in strada di un Paese intero per quella vittoria mondiale – ha detto il tecnico dell’Atalanta -. Era un uomo di grande onestà, una qualità della quale non si può fare a meno in questo mondo e in generale nella vita. E’ l’insegnamento più grande che ci ha lasciato”. Parlando della sua carriera ha invece aggiunto: “Sognavo di arrivare ai massimi traguardi e sembrava che non arrivassero mai, ma per me raggiungere un traguardo non è solo alzare un trofeo, è superare il proprio limite”. A Gasperini va un assegno da 5mila euro che devolverà in beneficienza all’asd “Accademia dello sport per la solidarietà” di Bergamo. La cerimonia, diretta dalla giornalista Francesca Spaziani Testa, è stata trasmessa in diretta dalla Rai.

A consegnare il premio a Gasperini sono stati il Presidente dellUS ACLI, Damiano Lembo e il Presidente del CONI, Giovanni Malagò. Alla cerimonia, inoltre, erano presenti l’ad di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, il presidente della LND, Giancarlo Abete, e il presidente dell’AIA, Antonio Zappi. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati altri due riconoscimenti, quello intitolato all’arbitro scomparso Stefano Farina e assegnato dall’AIA ad Andrea Colombo della sezione di Como, e quello giornalistico, inserito per la prima volta in questa edizione e dedicato alla memoria di Gian Paolo Ormezzano. A vincerlo è stata Elisa Chiari di Famiglia Cristiana.

Ad aprire la cerimonia facendo gli onori di casa è stato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò: “Ne parlavo con il Presidente Lembo, il percorso delle Acli e dell’US Acli è un percorso bellissimo e questo è un premio che ho visto nascere. Nella sua storia ha avuto un parterre di vincitori incredibile, un nome migliore dell’altro. Ormai il Bearzot è una tradizione che fa parte del nostro mondo, anche grazie ai suoi valori che trasmette”.

Poi il saluto del presidente Nazionale US ACLI, Damiano Lembo: “Siamo arrivati alla quattordicesima edizione eppure le emozioni sono ancora quelle della prima volta, quando come US ACLI pensammo di istituire il Premio Nazionale Enzo Bearzot. Questo non è solo un riconoscimento, è molto di più, è la messa a terra concreta del nostro lavoro di Ente di Promozione Sportiva, in grado di lavorare per la base dello sport e con il vertice della piramide. Un lavoro di raccordo che non ci stanchiamo mai di fare per rendere il nostro Paese sempre più culturalmente sportivo. Una dedizione al lavoro, la nostra, che ci accomuna a Gian Piero Gasperini, capace di raggiungere risultati straordinari grazie all’impegno quotidiano culminato lo scorso anno nella vittoria dell’Europa League con l’Atalanta. Voglio poi ringraziare tutti i protagonisti che hanno permesso al premio di arrivare a questo livello di prestigio: la Rai, la FIGC, il giornalismo sportivo che ci è sempre stato vicino, il CONI e Sport e Salute, ormai inseparabili compagni di viaggio, e la dott.ssa Cinzia Bearzot. Il premio nasce per riprendere i valori umani e sociali, usando la vetrina dello sport, in questo caso del calcio, per trasmettere quelli che sono i nostri valori, quelli degli enti di promozione”.

A seguire gli interventi dell’ad di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, del presidente della LND, Giancarlo Abete, e del presidente dell’AIA, Antonio Zappi.

L’intervento di Diego Nepi Molineris, ad di Sport e Salute:

“Quando vedo dei ragazzi delle scuole calcio come quelli dell’US ACLI presenti oggi qui, penso a quanto sia importante che conoscano un uomo come Bearzot attraverso questo premio. Quando avevo la loro età l’Italia vinse il Mondiale dell’82 ed ero io un tifoso. Aver vinto la coppa del mondo mi ha dato una gioia talmente grande che oggi ricordo ancora cosa facessi e dove fossi. Ricordo bene l’entusiasmo della mia città e dell’Italia coinvolta in questa straordinaria coppa. Poi ho avuto la fortuna di veder vincere anche il Mondiale nel 2006, di apprendere dal mondo del calcio e dello sport i valori che trasmette, perché si può perdere, fa parte della vita, ma è sempre un imparare per cercare di migliorare. Per noi poi i ragazzi sono l’aspetto più importante, con l’insegnamento che parte dai loro allenatori. Il nostro compito, invece, è quello di continuare a far sognare i ragazzi e di non farli mai smettere di fare attività sportiva”.

L’intervento di Giancarlo Abete, Presidente della LND:

“Sono molto legato a questo premio perché nasce sotto la mia presidenza della Federcalcio. L’allenatore, poi, dalla terza categoria fino a quello della squadra campione d’Italia, deve mettere insieme diverse realtà, per questo il riconoscimento dedicato alla memoria di Bearzot è importante, perché Enzo univa la dimensione umana e valoriale con quella professionale, che ha dimostrato vincendo un mondiale in condizioni di grande difficoltà”.

L’intervento di Antonio Zappi, presidente dell’AIA:

“Precisione tecnica, stile nel dialogo e nella comunicazione delle decisioni ai calciatori, sicurezza nella direzione di gara e nel controllo della situazione. Andrea Colombo, è tra i giovani arbitri internazionali più promettenti del panorama arbitrale italiano ed europeo. La tempestività nell’assunzione delle sue decisioni è sorprendente: mentre si pensa che sarebbe necessario assumere un provvedimento disciplinare, lui lo ha già comminato”.

Il Salone d’Onore del CONI è stato poi anche il teatro della consegna di altri due premi, il primo dedicato alla memoria di Stefano Farina, l’arbitro scomparso nel 2017, con l’AIA che ha indicato in Andrea Colombo della sezione di Como l’assegnatario del premio. “E’ un piacere essere qui e ricevere questo prestigioso premio dedicato alla memoria di un grande uomo e arbitro – le parole di Colombo -. In Italia siamo molto fortunati perché abbiamo una tradizione arbitrale fortissima. Quando cammino a Coverciano ci sono le foto dei grandi arbitri italiani e c’è l’imbarazzo della scelta. Io sto provando a prendere le qualità migliori da ognuno di loro”. Da quest’edizione il “Bearzot” è stato inoltre arricchito di un premio giornalistico alla memoria di Gian Paolo Ormezzano, riconoscimento andato a Elisa Chiari. “Grazie di cuore per l’istituzione di questo premio – dice il figlio di Ormezzano, Timothy -. Rende la nostra famiglia piena di orgoglio. Mio padre probabilmente oggi avrebbe riso di gusto e di imbarazzo sapendo di questo premio, ma gli avrebbe fatto moltissimo piacere”. Si è detta onorata invece Chiari nel ricevere il premio dal presidente della LND, Giancarlo Abete, e dall’AD di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris. “Mi avvicino al giornalismo grazie a lui quando ero già piccola – racconta Chiari -. Poi ci siamo ritrovati quando Famiglia Cristiana mi ha messo in squadra. Gian Paolo era il nostro editorialista sportivo, chiamava di buon mattino e cercava un interlocutore per parlare e tra questi c’ero anche io”

La motivazione con cui la giuria ha deciso di premiare Gian Piero Gasperini:

Fenomeno unico nel nostro Paese per continuità ad alto livello sulla panchina di una singola squadra, Gian Piero Gasperini è da molti anni anche sinonimo di bel gioco e di risultati. Ma la ricerca della vittoria, culminata in un’Europa League che rappresenta il più recente trofeo conquistato da una squadra italiana, non fa mai venire meno serietà del carattere, vocazione didattica e senso del gruppo. Tutte caratteristiche, queste, che lo accomunano ad Enzo Bearzot e unite ai risultati della sua Atalanta rendono plebiscitaria l’assegnazione a Gasperini del Premio 2025 intitolato al grande ‘Vecio’ del calcio italiano”.

La motivazione con cui la giuria ha deciso di premiare Elisa Chiari:

“La giuria le ha assegnato il premio per essersi dedicata al lavoro giornalistico con grande generosità, senza mai risparmiarsi, proprio come ‘Gpo’. Per la sua facilità di scrittura, spesso acrobatica e poetica, che si ispira a quella del suo maestro nonché suo “vicino” per tanti anni sulle pagine di Famiglia Cristiana. Per aver spartito con Gpo la sua crescita professionale e molto lavoro, dai Giochi di Torino 2006 in poi. Per l’amore condiviso con Gpo per le Olimpiadi, ma anche un certo imbarazzo per un certo calcio. Per avergli voluto bene come una figlia acquisita per meriti non solo giornalistici, ma soprattutto umani. Per la comune amicizia con don Luigi Ciotti, concittadino di Gpo e figura fondamentale nella sua vita. Ma soprattutto… «perché sì», come taglierebbe cortissimo lo stesso Gpo, che stimava profondamente Elisa come persona prima ancora che come collega”.

Giuria Premio Bearzot

Presidente di Giuria

Gabriele Gravina (Presidente FIGC)

Componenti

Abete Giancarlo (Presidente LND)
Coramusi Roberto (Responsabile Relazioni esterne e istituzionali FIGC)
Di Tommaso Danilo (Direttore Comunicazione e Rapporti con i Media del CONI Nazionale) Lembo Damiano (Presidente Nazionale US ACLI)
Manfredonia Emiliano (Presidente Nazionale ACLI)
Marani Matteo (Presidente Lega Pro)
Nepi Molineris Diego (Amministratore Delegato Sport e Salute SpA)

Coordinatore Premio

Presutti Piercarlo (Capo Redattore Ansa Sport Nazionale)

Segretario di Giuria

Meola Antonio (Vice Presidente Vicario Nazionale US ACLI)

Albo d’oro:

2025 – Gian Piero Gasperini

2024 – Simone Inzaghi

2023 – Luciano Spalletti

2022 – Roberto De Zerbi

2020 – Paolo Rossi

2019 – Roberto Mancini

2018 – Eusebio Di Francesco

2017 – Maurizio Sarri

2016 – Claudio Ranieri

2015 – Massimiliano Allegri

2014 – Carlo Ancelotti

2013 – Vincenzo Montella

2012 – Walter Mazzarri

2011 – Cesare Prandelli

 

Per maggiori informazioni sul Premio Bearzot visita la pagina dedicata.

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