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Progetto SIMCAS Nel carcere di Bologna la sperimentazione italiana

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Progetto SIMCAS
Nel carcere di Bologna la sperimentazione italiana

 

Roma, 12 febbraio 2022 – Consolidare le competenze degli operatori sportivi per favorire l’integrazione degli immigrati (di prima e seconda generazione) in contesti di particolari criticità: istituti penitenziari, ghetti urbani, campi profughi. È quanto si propone il progetto SIMCAS (Social Inclusion Methodology in Critical Areas Via Sport), promosso dall’US ACLI nell’ambito del Programma europeo Erasmus plus sport, avviato nel 2020.
Le attività di ricerca finora realizzate hanno consentito al team formato dagli 8 partner del progetto di definire l’approccio metodologico SIMCAS, ovvero linee guida utili alla progettazione e realizzazione di interventi di integrazione degli immigrati attraverso lo sport, che si sta ora testando e valutando sul campo nei paesi coinvolti nel progetto.
In Italia la sperimentazione si sta realizzando all’interno della Casa Circondariale di Bologna, ove è presente un alto numero di detenuti di origine straniera e che rappresenta il target di beneficiari delle attività. La Casa Circondariale ‘Giuseppe Dozza’ di Bologna è una delle carceri italiane sovraffollate e con un’alta percentuale di detenuti di origine straniera: a fronte della capienza di 502 detenuti, il carcere è costituito da 756 detenuti di cui 404 stranieri. Questo dato numerico rappresenta un valore ma anche una necessità, per sviluppare attività in grado di creare dialoghi tra realtà culturali e linguistiche differenti.
All’interno del carcere, sono presenti numerose e differenziate attività, servizi e interventi rivolti ai detenuti, grazie alla rete sociale e istituzionale attiva in esso. La pandemia ha duramente colpito il carcere, a causa sia del numero di contagi sia degli episodi di rivolta e protesta, dovuti alla riduzione degli incontri con le famiglie per l’emergenza sanitaria.
Durante gli ultimi anni, l’US Acli ha realizzato attività sportive e che sono state apprezzate dai detenuti anche nell’ambito del progetto ‘Lo sport GenerAttore di Comunità’ in collaborazione con il Comitato US Acli di Bologna, l’Associazione aderente ‘Bologna Rugby 1928’ e l’impiego di tre operatori. Le attività oggetto della sperimentazione riguarderanno due ambiti di intervento – sport e intercultura – con cadenza settimanale. I beneficiari delle attività sono circa 20 detenuti in fascia d’età 20-40 anni, di origine italiana e straniera, con pene medio-lunghe e provenienti da Paesi dell’Europa, America e Africa. Molti di essi costituiscono anche la squadra del ‘Giallo Dozza’, riconosciuta e che gioca nel Campionato nazionale di rugby in corso. A seconda delle specifiche necessità e coerentemente agli obiettivi progettuali, si lavorerà sulle risorse personali e costruite nella relazione con l’altro, per veicolare il messaggio della diversità come un valore, sia per i portatori sia per i recettori.
Il Progetto SIMCAS vanta tra i partner in Italia IREF Italia, Università degli studi di Cassino. Questi gli altri partner: Champions ohne Grenzen – Germania; Consell Esportiu del Pla de l’Estany- Spagna; Girl Power Organisation – Danimarca; Organisation Earth – Grecia ; Sportna Unja Slovenije – Slovenia. Inoltre tra le adesioni al progetto quelle del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – Ministero Giustizia, della Casa circondariale di Bologna, della Banca Popolare Etica e della Federazione Italiana Educatori Fisici.
https://www.usacli.it/simcas-sport-beyond-borders/
www.simcas.eu

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